dal 6 al 19 Luglio 2015 / SPAM! Porcari (LU)

Docenti: Matteo Fargion, Ambra Senatore, Massimiliano Civica, Christian Raimo, Roberto Castello, Girolamo Deraco

“Luogo comune” è un laboratorio residenziale di due settimane dedicato alla composizione coreografica e musicale, ma anche, e soprattutto, un’occasione di condivisione di pensiero ed esperienze fra artisti. Dagli ultimi decenni del secolo scorso, con l’affermarsi del pensiero economicista, l’arte ha iniziato a trasformarsi in un mero bene economico. Il senso, il pensiero e l’originalità di cui le opere dovrebbero essere portatrici hanno iniziato ad essere sempre meno importanti, mentre sempre più rilevanti sono diventati piacevolezza, popolarità, e in definitiva i risultati finanziari. Ciò che funziona subito è buono, ciò che non funziona no, indipendentemente dai contenuti e dalla qualità delle opere. Per un artista oggi insomma è più conveniente fare cose che assomigliano ad altre cose di successo, piuttosto che sviluppare un proprio pensiero originale. E’ sempre meno chiaro quindi il discrimine fra un artista e un produttore di beni di consumo per il tempo libero. SPAM! vorrebbe provare a contrastare questa deriva con un laboratorio sperimentale di coreografia e composizione musicale per la danza, incentrato sull’organizzazione dei materiali in funzione della creazione di strutture senso. Per quanto un’opera possa essere gradevole, non potrà mai essere anche significativa se non è in qualche modo comprensibile, se non è attraversata da un reticolo di nessi che legano le sue parti. Uno spettacolo è un discorso che deve meritare l’attenzione che il pubblico gli sta prestando. Deve quindi avere non solo un argomento, ma anche qualcosa da dire e dirla in modo originale. “Luogo comune” è l’occasione per soffermarsi per due settimane su quest’ordine di problemi sotto la guida di un gruppo di artisti particolarmente attenti al senso e alla struttura dei loro lavori. Artisti che trattano materiali diversi (movimento, regia, musica e parola) chiamati a condividere le loro metodologie di lavoro per fornire nuovi stimoli ai processi creativi dei partecipanti. Non una discussione sui contenuti quindi, ma sul come i rapporti fra gli elementi costitutivi di un’opera possano essere il mezzo per sviluppare poetiche originali.